Animali da salvare

Ieri sera - sopravvalutando di gran lunga le mie condizioni dopo una 10 ore lavorativa che avrebbe steso anche wonder woman - dopo cena (leggi: verso le 22.30, dopo svariate lavatrici e aver cucinato la cena per i due giorni successivi con le mie due mani di riserva), mi è preso il celeberrimo pruritino alle mani che tutte voi creative che leggete questo blog ben conoscete, e sapevo che mai e poi mai avrei preso sonno se non mi fossi tolta un mini sfizio paciugoso.
Che fare? Invece di portare avanti una delle millemila incompiute che vagano per casa, ho deciso di dedicarmi a questo progetto, gentile concessione della bravissima Francesca/Certain Creatures, che avevo in mente di realizzare da un pò. Ma sarà che ho usato un feltro troppo spesso (non ho pannolenci grigio in casa! Nel week end dovrò porre rimedio a questa drammatica situazione), sarà che a cucire a mano non sono proprio portata, sarà che a stento riuscivo a tenere gli occhi aperti, ma alla fine ne è uscito questo piccolo obrobrio qui:


talmente bruttino che a farci pure il wodoo usandolo come puntaspilli mi sembrava di sparare sulla croce rossa.
E così ho deciso di essere pietosa (...) e lasciarlo al suo triste destino... non fosse altro che il suo destino è stato anche più infausto del previsto, dal momento che sulla sua strada ha incrociato lui (nb. pregasi notare lo sguardo truce: giuro che in condizioni normali è il gatto più pacioso del globo terracqueo) :


che da allora non lo molla un attimo e lo tratta così:



Ah, povero tapino. O meglio, povero topino.

Ps. Francesca: il gatto Franz ringrazia sentitamente.