21 settembre 2010

PPS

Ovvero: Post Politicamente Scorretto.
Ok, lo so.
Non si fa.
Assolutamente.
Brutto.
Del resto criticare è facile, proporre idee nuove molto meno.
Del resto chi critica lo fa solo per invidia.
Del resto peace & love.
Ma al di là delle banalità di cui sopra (così su due piedi me ne son venute in mente solo tre, ma invito chi vorrà a proseguire la lista) - sarà per la mia bambina che proprio non ne vuol sapere di nascere, sarà la giornata bigia, sarà la tensione, sarà il mal di schiena - oggi è proprio giornata da POLEMICONE.
Premessa: il polemicone mi scatta sempre quando sono in questo stato nervo-malinco-isterico e di solito parte a cazzo, ovvero investe cose e persone in maniera abbastanza random, ma una volta venuto a galla ed esploso... ohmygod, come mi fa sentire meglio.
E quindi.
Domenica scorsa, passando per caso da un'edicola prima di pranzo per procurarmi qualche regalino last minute per i nipos che avrei visto a pranzo, ho notato sull'espositore una copia di Milleidee.
Era il numero di luglio, quindi non proprio freschissimo di stampa, ma nel vuoto cosmico dello scaffale - tra spetteguless e quattroruote - era la cosa che mi attirava di più, e così l'ho comprata.
Ecco.
Mi verrebbe da usare una di quelle espressioni desuete che oggi come oggi nell'intero sistema solare vengono utilizzate solo da mia madre quando è veramente in difficoltà, tipo: orbene.
Orbene, sarebbe stato meglio lasciarla lì dov'era.
E' una rivista che in passato avevo già comprato, anche se mai in maniera continuativa a causa di
a) pessima distribuzione
b) pessima periodicità (ovvero: non ho mai capito se esce ogni due mesi ma QUI si trova solo con la congiunzione astrale favorevole o se proprio decidono quando farla uscire tirando i dadi)
c) il prezzo esagerato, soprattutto se paragonato ai contenuti.

Perchè passi per i testi pieni di refusi.

Passi - ma anche no - per le 'spiegazioni a fine giornale' che nel 99% dei casi definire sommarie è solo un pallido eufemismo: se è un problema di spazi, meno progetti ma con spiegazioni più chiare, please.
[Insomma, belle le foto, eh.
Però per quasi diecimilalire ti aspetteresti qualcosina di più.
Tanto più che io spaciugo un pò in tutte le direzioni dal lontano 2000, e magari posso anche ritenere sufficiente l'ispirazione che traggo da una foto e le due righe di relative spiegazioni, ma imagino la faccia a punto interrogativo di chi è alle prime armi e si avvicina alla rivista con la necessità di un passo passo che lo/la guidi nella realizzazione dei progetti]

E passi anche per le 'spiegazioni a richiesta' (!).
[ovvero: 'vuoi realizzare questo progetto?' - 'beh, sì, ho comprato la rivista...' - 'lo immaginavamo! e invece... PUPPA!! se lo vuoi realizzare devi mandare una mail a XXX!! ah-ah!!'.
Ergo: hai pagato profumatamente per un giornale ma cartamodelli relativi a determinati contenuti non te ne danno, se vuoi le spiegazioni devi sudartele]

Insomma: passi un pò per tutto.

Però creare interi servizi basandosi su idee di altri (per altro io credo protette da copyright, visto che stiamo parlando di libri), non può passare.
Ma nemmeno un pò.
I progetti a cui mi riferisco sono i soggetti marini ispirati (nb: a dire il vero se questo termine fosse stato utilizzato almeno una volta da qualche parte nel testo, o sulle foto, probabilmente avrei archiviato tra i 'passi' anche questi) alle decorazioni del libro Sew Sunny Homestyle di Tone Finnanger.
Ahimè, io in casa non ho uno scanner.
Però vi prego.
Se qualcuno ha sia il giornale che il libro, ed è una persona dalla memoria corta, molto distratta, oppure - chessò - cieca, li vada un attimo a prendere e confronti il cavalluccio marino di pag 31 di Milleidee e quelli a pagg 118-119 del libro (cartamodello a pag 139). Idem dicasi per stella marina, conchiglia... e - anche se meno spudoratamente - anche per le barchette, e più avanti, per uccellini e bird houses.
Per carità, non è il fatto che una cosa 'già vista' venga riproposta a lasciarmi perplessa - così va il mondo, e poi non so nemmeno se il libro sia uscito in italiano, quindi ben venga che chi non lo conosce abbia il piacere di farlo - quanto il fatto che non se ne faccia minimamente cenno, da nessuna parte.
Ma si può fare?
Evidentemente sì, visto che anche altre riviste hanno abitudini simili (tempo fa Cucito Creativo ha proposto in copertina alcuni angeli della stessa autrice - IDENTICI agli originali, con cuscino sottobraccio e mano alla bocca sbadigliante - in quello che è poi stato l'ultimo numero che io abbia mai comprato).
Mah.

Beh, fine del sano polemicone.
Che il dibattito abbia inizio, se ne avete voglia.

Per noi domani ultimo monitoraggio e poi, presumibilmente, parto indotto, quindi sono pronta a tutto: quando tornerò avrò il sorriso demente della Feliciona, un bebè da accudire, il baby blues, l'ormone in down, l'occhiaia perenne, i punti in zona cesarini... insomma, le reazioni al mio polemicone saranno l'ultimo dei miei problemi, presumo, ma mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate :)

Ps.
Tanto per spezzare un'arancia (ah-ah), in questi 10 anni di paciugazio sulla mia
strada ho incrociato anche qualche rivista creativa valida, con spiegazioni chiare, foto passo passo, disegni e indicazioni comprensibili - una su tutte: Creare.
Che infatti, nel giro di - credo - 3 o 4 anni al massimo, è stata chiusa.
Amen.

Pps.
Anche se ci arrivo solo alla fine, voglio davvero ringraziare di cuore le commentatrici del mio post precedente una a una: Kushi, Serendipity, Lisanna, la dolce Daniè, Enri, Giulia, la mitica Zammù, Michi, Martha, Monica e Rita: GRAZIE, i vostri consigli mi sono davvero serviti (in quanto mamme ma non solo!) e infatti ho deciso, come ha scritto Michi, di 'non dare ascolto ai miei ormoni' ;D e soprattutto di impormi un pò meno paletti riguardo i contenuti di questo blog. Chi vorrà leggere leggerà, e chi si stuferà avrà la fortuna di poter 'cambiare aria' con un click ;)
Grazie!

2 settembre 2010

L'istinto materno...

...questo sconosciuto.
Che poi non so nemmeno se si tratti di lui.
Per tutta la gravidanza, ogni esemplare mammico appartenente alla mia cerchia di conoscenze (giovani e meno giovani, moderne e retrò) interrogato sulle più svariate questioni non strettamente mediche legate alla dolce attesa, mi ha risposto con un emblematico 'te lo senti/sentirai'. Inquietante, per una a cui già toccava convivere con l'ormone impazzito e che per quanto allungasse l'orecchio non 'sentiva' mai un tubo.
Avrei dovuto 'sentire' che ero incinta - in realtà ho dovuto fare 2 test, e comunque non ci ho davvero creduto fino al ritiro delle analisi.
Avrei dovuto 'sentire' se il pupo fosse un lui o una lei - alla comunicazione 'ufficiale', avvenuta intorno alla 18° settimana, faticavo ancora a credere che il mini tizio/a con l'aria a metà tra l'alieno e il cavalluccio marino che compariva sul monitor durante le ecografie a) fosse davvero un bambino e b) si trovasse davvero all'interno della mia pancia.
Ora, a 10 giorni dalla mia dpp (ahh, quanto ci piacciono le sigle, a noi quasimamme), mi rendo conto che il 'te lo senti/sentirai' corrisponde all'incirca al 'non sa/non risponde' dei sondaggi, e che quindi non è un dato rilevante.
L'unico problema, al momento, è che pare che dovrei 'sentirmi' anche l'arrivo del grande momento. Ed io - come al solito - non sento niente... ma resto in ascolto.

Ps. 28/01/10: stavo facendo un pò di repulisti tra le bozze (le famose 'incompiute'... riesco ad averne anche qui, lol) e ho trovato questo post mai pubblicato, chissà perchè... lo pubblico adesso perchè mi fa tenerezza la me stessa di quasi 5 mesi fa, panciutissima e - ebbene sì - terrorizzata: dal parto, dalla responsabilità, dal senso di inadeguatezza... e invece oggi eccomi qui a fare la mamma '...come se fossi mamma da 20 anni', come mi è stato detto venerdì scorso... e per me è stato un grosso complimento :)